Terra dei Fuochi | Enzo Tosti [Rete di Cittadinanza e Comunità]

Terra dei Fuochi emblema dell’economia del saccheggio

È ormai chiaro a chiunque viva intensamente questo territorio che la Terra dei Fuochi non è certo un’area geografica limitata ai 90 comuni di Napoli Nord e Caserta Sud. I numerosissimi comitati campani in lotta per la giustizia ambientale, nell’approfondire quotidianamente la conoscenza delle molte dinamiche in gioco e nel confronto con le altre comunità italiane, hanno da tempo compreso che ciò che crea e alimenta costantemente la devastazione ambientale è questo sistema di sviluppo.

C’è un’economia selvaggia che brucia sull’altare della modernità vite umane, diritti di base e la naturale tensione del genere umano verso l’uguaglianza. Ecco che, così, nell’enorme rogo di ogni libertà e nel drammatico scollamento dalla natura, nascono e si ingigantiscono le mille Terre dei Fuochi. Non esiste dunque solo quella campana, ma disperanti criticità ambientali in ogni regione d’Italia le cui sfaccettature sono, perlopiù, sempre uguali: istituzioni assenti (quando non colluse) mafie, imprenditoria criminale, indifferenza.

Eppure, nonostante il groviglio delle responsabilità sembri inestricabile, per ogni metro di terra violentata ci sono comunità resistenti che, a testa alta, si oppongono alle continue minacce rivolte all’integrità degli ecosistemi e al loro diritto a vivere degnamente. Contro un evidente razzismo ambientale, la marginalizzazione delle periferie, la sempre più chiara intenzione di schiacciare il loro diritto ad autodeterminarsi, le comunità ri-create si fanno forti delle competenze maturate negli anni e della loro risorsa più grande: la fantasia.